India: da Madurai a Kanyakumari, viaggio nell'anima del Tamil Nadu
- Rodrigo

- 11 ago
- Tempo di lettura: 6 min

Questa è la storia di una dea che sconfisse un demone seducendolo e di un piccolo uomo che diede un gigantesco schiaffo al più grande imperialismo del mondo. Oggi viaggiamo nel Tamil Nadu, la regione sud orientale dell'India.
Il nostro viaggio verso il cuore mistico del Tamil Nadu parte da Malpensa con primo scalo a Mumbai.
Mumbai, chiamata Bombay fino al 1995, si trova nella costa occidentale del paese. La città è la capitale economica dell'India oltre ad essere un mostro di cemento che cresce, soprattutto verticalmente, a ritmi surreali.

Con i suoi 22 milioni di abitanti, e una densità di popolazione di 37 mila persone per chilometro quadro, percorrere le sue strade è una impresa titanica. Mumbai sembra un gigantesco formicaio che si muove caoticamente al suono asfissiante dei clacson, e questo, se avete il tempo e la pazienza per godervelo, è, paradossalmente, uno spettacolo affascinante.
A Mumbay i tempi per arrivare da un punto all'altro (soprattutto aeroporti) sfidano qualsiasi logica fisica quindi, se visitate la città state attenti a considerare tempi extra nella vostra pianificazione.
A Mumbai ci siamo fermati una notte per poi ripartire verso la costa orientale. Un nuovo volo ci porta a Cennai: importante porto commerciale e capitale dello stato del Tamil Nadu che fino al 1996 era conosciuta come Madràs. A Cennai abbiamo cambiato ancora aereo per arrivare finalmente a Madurai.
Madurai: la città dei templi.

Madurai è una città piena di spiritualità e lo testimonia la sua ricca e millenaria architettura. Indubbiamente, camminare per i villaggi periferici o percorrere i sobborghi della città mette il visitatore a contatto con la faccia più cruda e autentica dell'India. Ma a Madurai l'esperienza sconvolgente sono i suoi templi, uno su tutti il Meenakshi Amman Temple.

Il Meenakshi Amman Temple è una colossale infrastruttura di quasi 6 ettari custodita da 14 imponenti piramidi (Gopuram) di circa 50 metri di altezza, le quali sono abbellite da una costellazione infinita di forme e divinità indù. Il suo interno non è meno affascinante: raffigurazioni sacre di ogni divinità ipnotizzano il visitatore e custodiscono un labirinto di corridoi che conducono ad un giardino centrale.

Il consiglio quando visitate il Meenakshi Amman Temple è quello di abbandonare l'idea dell'esistenza del tempo. Entrate con la volontà di appropriarvi dall’ esuberante bellezza che vi circonda spogliandovi di qualsiasi condizionamento fisico o temporale. Può darsi che finita la vostra visita siate usciti senza rendervi conto, da una porta diversa da quella da cui siete entranti. Sicuramente con uno stato d'animo diverso.

Il tempio, la cui costruzione originaria risale alla fine del dodicesimo secolo, si trova nel cuore della città vecchia di Madurai, a un chilometro del fiume Vaigai. Tutta la città vecchia è costruita in forma concentrica intorno al tempio con le sue strade che confluiscono agli ingressi del monumento.



Verso sud: Tirunelvelli e Kanyakumari.
La nostra avventura continua verso l'estremo sud del Tamil Nadu. Oltrepassando giungle e strade coperte da fiori esotici e profumi di cucina super piccante, ci dirigiamo verso la punta sud dell'India. Nel camino attraversiamo il Mupadal Wind Farm.

Il Muppandal Wind Farm è un immenso campo eolico di centinaia di chilometri quadri e migliaia di pale che sfidano il limpido cielo celeste lacerando lo skyline delle montagne circondanti. Il Muppandal Wind far (il quarto più grande al mondo) è imponente e ben vale la pena una visita o una foto anche se, soltanto dal finestrino dell'autobus.

Verso l'estremo sud dell'India
Finalmente arriviamo a Kanyakumari nell'estremo sud dell'India: posto pieno di mistica e storia. Racconta la leggenda che il demone Bana-asura tormentava i residenti. Secondo la profezia solo una giovane vergine avrebbe potuto sconfiggerlo. Ascoltando la preghiera degli uomini, gli dei inviarono sulla terra la dea Kanya. Paradossalmente la dea chiese di sposare il dio Shiva di Suchindram. Il saggio Narada acconsentì e fissò le nozze per la mezzanotte. Quando la processione nuziale cominciò, un gallo cantò e il saggio lo interpreto' come presagio dell'imminente albeggiare, cancellando le nozze. Shiva se ne andò in attesa di un momento più propizio, ma il demone, appresa la notizia, si innamorò di Kanya e tentò di possederla con la forza. Nello scontro la Vergine ebbe la meglio e distrusse il demone, compiendo la profezia e liberando la popolazione. Kanyakumari è dedicato alla dea Kanya e qui si trova il suo tempio: il Devi Kanniyakumari Amman Temple, più piccolo rispetto ad altri della zona ma pur sempre pieno di spiritualità.
Purtroppo questo tempio, di origini antichissime, è riservato solo agli indù. Ma non è l'unica attrazione di Kanyakumari.

Su due piccole isole di fronte alla costa si trovano altrettante meraviglie architettoniche. Sulla prima isola sorge imponente la statua Thiruvalluvar: Una meravigliosa scultura di 41 metri di altezza dedicata al filosofo tamil Valluvar. La statua è stata inaugurata il primo giorno del millennio, e dal 2025 è dichiarata monumento della saggezza. Un ponte collega la prima isola alla seconda dove si trova il Vivekananda Rock Memorial. Questo tempio è stato costruito nel 1970 in onore del monaco indù Swami Vivekananda, che pregando proprio su questa rocca avrebbe raggiunto l'illuminazione.
Le isole sono raggiungibili con piccoli taxi boat, economicamente accessibili ma solitamente affollati, che partono dal porticciolo situato pochi metri al nord del Kanniyakumari Amman Temple.

Per gli appassionati della storia moderna dell’India il posto più commovente risulterà il Mahatma Gandhi Memorial sito lungo la Kovalam beach Road. Quando l'India era una colonia inglese, Gandhi sfidò il più grande imperialismo militare dell’epoca con un atteggiamento non violento sancendo le fondamenta per l’indipendenza dell’India e del Pakistan. Gandhi venne ucciso il 30 gennaio 1948. Per ricordare la sua azione di pace, le sue ceneri sono state distribuite in diversi punti del mondo e ai confini più lontani dell’India. Il Gandhi memorial di Kanyakumari sorge dove parti delle cenere di questo piccolo grande uomo, sono state esposte al pubblico prima di essere consegnate al mare che determina il confine sud dell’India.

La cupola centrale del memoriale misura 79 piedi come l’età di Ghandi alla sua morte. L’accesso al Memorial è libero dalle ore 9 alle 18 ma si paga una piccola offerta per la custodia delle proprie calzature che non possono essere indossate all'interno. Si può salire sulla cupola per ammirare il mare, anzi i mari perché a Kanyakumari i mari sono tre.
Vi si consiglia di raggiungere la costa e farvi una camminata a piedi nudi per la spiaggia. Se lo fate avrete toccato allo stesso tempo le acque di tre mari. Infatti Kannyakumari è il punto dove confluiscono il mare arabico, l’oceano indiano e le acque del golfo del Bengala. Questo posto ha una particolarità geografica che è degna di essere vissuta: alba e tramonto accadono sul mare.
Il regno delle acque: Mathoor e Thirparappu

Lasciata Kanyakumari, e se avete ancora una giornata a disposizione, dirigendovi a una cinquantina di kilometri verso nordovest potete visitare il Mathoor Aqueduct: imponente struttura che collega due sponde della vallata del fiume Pahrali. sospesa a 35 metri sulla giungla.

L'acquedotto è anche pedonale e fare una camminata lungo il suo percorso per godersi l'imponente paesaggio della giungla dall'alto, è fortemente consigliato anche se leggermente faticoso.
Non molto lontano si trovano le Thirparappu falls, un parco molto frequentato dai locali, aperto dalle 7 del mattino fino alle 17 di sera ed ha un costo di 50 rupie (prezzi 2025), con cascate naturali e una rigogliosa vegetazione dove potersi rinfrescare nelle giornate calde.

La nostra avventura nel Tamil Nadu finisce qui, ma siamo convinti che se deciderete di visitare queste terre lontane il ricordo dei suoi esuberanti templi e la sua cultura non vi abbandonerà mai.
Consigli di viaggio:

Organizzate il vostro viaggio per tempo. L'India è un paese altamente burocratizzato e quindi i permessi e visti possono richiedere procedure lunghe.
Assicuratevi di aver tutti i vaccini occorrenti, anche quelli non obbligatori, per poter entrare al paese ma consigliati dalle autorità indiane e italiane.
Predisponete il vostro spirito a godere di una cultura diversa dalla vostra soprattutto dimenticando, o al meno ammorbidendo, i vostri concetti temporali, qui i tempi fluiscono in modi e direzioni deverse: la vostra esperienza ne trarrà grandi vantaggi.

Leggi di più sul redattore: Rodrigo Mariani.


Commenti